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DINOSAURI: LE "TERRIBILI LUCERTOLE" 
 
Fino al XVIII secolo nessuno al mondo sapeva che i dinosauri fossero mai esistiti. Il primo ritrovamento rilevante avvenne in Olanda nel 1770, quando apparve per caso il primo osso di dinosauro in una cava: si trattava di una grossa mandibola lunga un metro e venti centimetri. Non riuscendo ad immaginare a quale animale fosse appartenuta tale mandibola, né l'importanza che avrebbe avuto quella scoperta, fu venduta per pochi soldi ad un collezionista.  
Ulteriori ritrovamenti iniziarono poi a creare sempre più interesse in Europa tra gli appassionati di collezioni varie.  
Nel 1822 a Parigi e nel 1834 in Inghilterra, furono portati alla luce altre ossa e denti di nessuna specie conosciuta sulla Terra e ciò suscitò curiosità non più solo nei collezionisti, ma anche negli scienziati, i quali compirono da quel momento in poi, studi approfonditi sugli scheletri di quelle che si pensavano come enormi lucertole.  
I paleontologi compararono i resti ritrovati con i rettili viventi e ben presto si accorsero delle enormi differenze, tanto che si convinsero a dare un nuovo nome a questi animali: i dinosauri (dal greco sauros =lucertole e deinos = terribili).  
Appariva ormai certo che delle creature mai viste dall'uomo erano comunque esistite, ma restava ancora il problema di ricrearne l'aspetto.  
Il primo a tentare di creare un immagine di questi animali preistorici fu il geologo e paleontologo britannico Henry De la Beche (1796-1855), il quale disegnò nel 1830 i primi dinosauri acquatici.  
Ma si era solo all'inizio.  
Quando nel 1858 nel New Jersey fu trovato uno scheletro quasi completo, si scoprì anche l'esistenza di dinosauri bipedi che aprivano un altro scenario di forme sconosciute.  
L'America fu un vera e propria miniera per i ricercatori di dinosauri e venne creato anche un museo contenente tutte le specie ritrovate nell'Ottocento.  
Un giorno del 1890 il pittore americano Charles Robert Knight (1874-1953), si ritrovò al Museo Americano di Storia Naturale di New York e il direttore gli chiese di provare a dipingere l'intera fisionomia di uno dei loro scheletri di dinosauri. Inutile dire che aiutandosi solo con dei resti di scheletro, gli fu necessaria tutta la sua fantasia per portare a termine un lavoro del genere. Egli però lo fece e il risultato fu talmente sorprendente che gli venne chiesto di dare un aspetto ad ognuno degli scheletri del museo. Knight fu impegnato dopo fino al 1930 in quel museo e ottenne grande fama.  
La ricostruzione dei dinosauri immersi in una fauna preistorica, ebbe un tale successo che nel 1900 il produttore di cacao e cioccolata di Amburgo, Theodor Reichardt, fece realizzare 60 litografie di loro al pittore tedesco Heinrich Harder (1858-1935) per realizzare una serie di carte da collezione da abbinare ai suoi prodotti.  
(FAGR 12-7-15) 
Henry De la Beche  
 
Heinrich Harder (1858-1935)  
 
Heinrich Harder (1858-1935)  
 
Heinrich Harder (1858-1935)  
 
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