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IL TRAGICO GIORNO IN CUI TUTTO CAMBIO' 
 
Ai nostri tempi l'11 settembre 2001 segna l'inizio di un cambio di epoca, ma anche nel mondo dell'arte in un lontano 11 settembre, precisamente quello del 1599, presero vita pensieri che mutarono il corso della Storia.  
In quel giorno morì a Roma tramite decapitazione, Beatrice Cenci, una giovane accusata di parricidio e di cui il suo giudice non ebbe pietà, nonostante sapesse quanto dolore avesse affrontato nella sua breve vita.  
Ma pietà di lei lo ebbe il popolo che inorridì nel venire a sapere quanto quel padre fosse stato crudele con sua figlia. Il sentimento popolare fece dopo di Beatrice una martire dell'ingiustizia. A vederla morire in una piazza affollata ci fu anche il grande Caravaggio (1571-1610); disgustato come tutti nel constatare quanto chi amministrava la giustizia fosse spietato, covò dopo odio verso i giuristi. Per questo quando nel 1601 il giurista e consulente penale a Roma Laerzio Cherubini (1556-12), gli chiese un quadro intitolato “Morte della Madonna” per decorare la sua Cappella, non ebbe nessuna voglia di farglielo; infatti lo iniziò solo nel 1604 e probabilmente perché obbligato.  
Non è da escludere che abbia anche progettato di dare scandalo per non abbellire con un suo dipinto la Cappella di un giurista. Egli creò l'immagine di una donna del popolo morta visibilmente dalla disperazione in cui molti vi riconobbero una prostituta suicida.  
Guardare il mondo femminile con più pietà verso le ingiustizie che dovevano patire, fu un fatto incominciato con il caso di Beatrice Cenci e venne tenuto vivo con le chiacchiere nate attorno questo quadro di Caravaggio. Il sentimento provato dall'artista nel veder mozzare un capo ingiustamente, fu il primo passo di un cammino non ancora terminato, partito l'11 settembre del 1599. 
(FAGR 11-9-17) 
 
"Beatrice Cenci in prigione" di Achille Leonardi 
 
 
 
 
 
 
 
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