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INDIVIDUA IL PERIODO STORICO DI UN QUADRO - PARTE 13 
 
Nell'Ottocento in Francia (nazione sempre alla guida del mondo artistico), si incominciò ad indagare nella realtà non solo per migliorare l'immagine pittorica come facevano i romantici, ma anche per mostrare quanto i governanti fingevano di non vedere. Nacque in tal modo la corrente pittorica del Realismo che germogliò dal Romanticismo perché s'ispirò a quadri di pittori romantici che si erano fatti portavoce dei sentimenti popolari. 
 
Novità introdotte dal movimento Realista 
 
1) Il Realismo addotta il “brutto” come sistema d'indagine nel vero. 
L'idea che anche il brutto dovesse apparire nelle immagini pittoriche attuata da alcuni pittori romantici, fu molto apprezzata dagli artisti realisti, i quali infatti la adottarono subito. La loro ricerca del brutto per indagare meglio nella realtà si svolse un po' ovunque, ma soprattutto nei lavori duri degli umili, dei contadini nelle campagne e in quelli degli operai nelle fabbriche. 
 
"I trasportatori di barche" di Repin
 
Tra i pittori realisti più influenzati dalla poetica del “brutto” di Coubert vi fu il belga Henry De Groux (1866-1930) che fu bollato dalla critica come un fanatico del culto dell'ignobile, dello storto e dell'accattone. 
 
"Cristo attaccato" di Groux
 
2) Rifiuto totale della mitologia se non per beffeggiare. 
Gli spunti mitologici ancora accettati dal movimento Romantico, furono completamente rifiutati da quello Realista; si vorrà adesso scrutare nella realtà senza nessun tipo di idealizzazione o abbellimento.  
 
"Tra le onde" di Courbet
 
3) Immagini talmente crude da fare scandalo 
Il quadro del pittore romantico Eugène Delacroix (1798-1863) intitolato “La libertà che guida il popolo”, proprio per come creò scandalo quando apparve al Salon del 1831, fu ammiratissimo dai pittori realisti. L'artista fece apparire sulla tela due cadaveri di uomini del popolo che avevano partecipato alla rivoluzione del 1830 contro la monarchia francese. Ciò che venne considerato di cattivo gusto dai benpensanti piacque sempre molto ai realisti e questo quadro di Delacroix fu quindi da loro visto al pari di un testo sacro. 
 
Il pittore realista Edouard Manet (1832-1883) che tanto venne amato dagli artisti impressionisti, creò grande scandalo con le sue tele: “Colazione sull'erba” e “Olympia” non tanto per la scene raffigurate che sono interpretazioni di  quadri fatti da altri pittori (il primo ispirato dal dipinto di Marcantonio Raimondi e il secondo dai lavori del Goya), ma vennero considerate di orrendo gusto perché tutti conoscevano i modelli. Come Coubert, egli non idealizzò mai i protagonisti dei suoi quadri e prese sempre spunto da scene di vita reali. 
 
“Colazione sull'erba” di Manet
 
"Olympia" di Manet
 
4)  Il linguaggio pittorico della vita reale 
I quadri dei pittori realisti ci mostrano la società ottocentesca esattamente come era e per la prima volta, i soggetti presi dalle classi umili non saranno dipinti solo su piccole tele ma anche su quelle di grande formato. Lo stile tecnico-pittorico è però sempre simile a quello romantico perché il Realismo rifiutò la mitologia e la fuga dalla realtà, ma non l'accademismo in voga in quel periodo (la distruzione della perfezione dell'immagine pittorica avverrà per la prima volta solo con i pittori impressionisti). 
 
"L'Angelus" di Millet
 
5) Nello stile Realista nasce il gusto borghese 
Negli anni sessanta e settanta dell'Ottocento con l'arrivo sulla scena politica e sociale della massa dei lavoratori, si diffuse la moda di dipingere pic-nic in campagna, nei parchi o vacanze varie che furono poi un riferimento importante per gli artisti impressionisti. Tra i pittori realisti che ci hanno lasciato testimonianze di questo genere vi è Eugène Boudin (1824-1898), il quale ci mostrò come la gente comune passava il tempo libero sulle spiagge proprio come si usa oggi. 
 
Eugène Boudin
 
Riassumendo 
Lo stile pittorico realista si riconosce dalle tematiche più aspre che propose rispetto al Romanticismo, il quale amò di più fuggire dalla realtà piuttosto che studiarla a fondo; tutto verrà invece da questi pittori portato allo spettatore esattamente com'è. Il Realismo però non si discostò molto dal Romanticismo dal punto di vista tecnico-pittorico giacché non si era ancora liberato dall'accademismo in voga. 
 
(FAGR 11-9-17) 
 
 
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