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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
MADONNE CON BAMBINO INSOLITE 
 
Le tele "Madonne con il Bambino" sono da sempre state create per ispirare nei fedeli dolcezza e devozione, ma esiste qualche raro caso in cui gli artisti non sono riusciti ad esprimere appieno questi sentimenti. La "Madonna con Bambino" del pittore quattrocentesco Paolo Uccello ad esempio (vedi la prima foto di sotto), è uno di questi casi. Analizziamo il quadro: Gesù guarda nella stessa direzione della sua Santa Madre che non è verso l'osservatore, cosa già di per sé fuori dal comune, se poi si aggiunge la posa innaturale del suo corpo protesa a scavalcare una finestra immaginaria, non si sa più cosa pensare degli intenti del pittore; i volti, specialmente quello del Bambinello, sono poi incredibilmente strani perché ritratti con dei lineamenti irregolari poco adatti all'ingentilire lo sguardo; la Madonna è inoltre molto seria mentre Gesù sorride mostrando i denti, cosa considerata volgare fino al termine del Cinquecento.  
Caravaggio e la corrente dei Bamboccianti nel Seicento, iniziarono a far sorridere i loro personaggi fino a far mostrar loro anche i denti, ma volevano renderli dei disagiati come la gente comune di quei tempi e non certo ricercare il bello ideale come si usava nel Quattrocento, ai tempi di Paolo Uccello.  
Un altro caso strano di dipinto fuori dall'ordinario, è il Bambino della "Madonna di Corneto Tarquinia" di Filippo Lippi (vedi seconda immagine in basso), altro pittore quattrocentesco, il quale lo disegnò in una posizione delle gambe piegata che si protende verso la madre per afferrarle il collo con una manina ( un gesto all'apparenza minaccioso). Verrebbe da chiedersi anche chi fu il modello a cui il Lippi si ispirò per dipingerlo, in quanto questo Bambino ha il volto più anziano che fanciullesco e le sue guance sono talmente gonfie da renderlo alquanto ridicolo. Il bello è che non si tratta di pittori senza talento, anzi, entrambi, sia il Lippi che Paolo Uccello, furono artisti-scienziati sempre intenti a compiere numerosi studi prima di lavorare su una tela (di Paolo Uccello ci sono rimasti molti fogli). Sicuramente essi miravano a dirci qualcosa, tuttavia i critici non provano neppure a fare ipotesi. Si rischia troppo.  
(FAGR 13-5-11) 
 
Paolo Uccello  
 
Filippo Lippi