A
 
B
 
C
 
D
 
E
 
F
 
G
 
I
 
L
 
M
 
P
 
Q
 
R
 
S
 
T
 
V
 
Sito on line dal 24 giugno 2009 
 
Tante lezioni gratuite per i più piccoli. 
Visita il sito: 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
PITTURA OMNIA rivista della FAGR
SINGERIES 
 
Nel 1740 Jean-Baptiste Simeon Chardin (1699-1779) espose al Salon due opere molto particolari, si trattava di due dipinti dedicati ai mestieri di pittore e di antiquario. Cosa avevano di particolare? Che ad interpretare il ruolo dei protagonisti erano delle scimmie vestite di tutto punto.  
Questi quadri suscitarono molta ilarità, ma non fu di Chardin l'invenzione delle opere denominate "Singeries" che piacquero molto a Parigi nel Settecento, ma di Teniers il Giovane (1610-1690), un pittore fiammingo che le dipinse per primo nel Seicento. In ottant'anni di vita David Teniers, dipinse soprattutto quadri di genere con taverne, scene rustiche, feste paesane, laboratori di alchimia e stregoneria, ma la sua produzione più eccezionale fu appunto le "Singeries", dove appaiono gruppi di scimmie che eseguono tutte le azioni più tipiche dell'uomo, come banchettare in una taverna, giocare a carte, andare a scuola o riunirsi nelle sale da fumo. In questi quadri vengono rappresentati momenti di vita umana vissuta però da scimmie e in ognuno di questi dipinti, si mostrano a noi ambienti e locali realmente esistiti nell' Anversa del XVII secolo.  
Nel quadro "Giocatori di carte" ci sono un gruppo di scimmie dove Teniers mette evidenza una scimmia-oste in disparte che guarda con fare intimidito e preoccupato quella messa seduta a giocare munita di una spada legata al fianco e delle piume in testa, chiaramente rappresentante del ceto sociale alto. Nel dipinto "Scimmie a scuola" si vede l'interno di una classe scolastica secentesca con il maestro nell'atto di colpire con una verga una delle piccole scimmie sotto agli occhi degli altri studenti, tutti ben vestiti e con i cappelli piumati.  
Anche uno dei tre fratelli di Teniers (tutti pittori e allievi del padre David Teniers il Vecchio), Abraham (1629-1670), si avvicinò al filone delle Singeries inserendo l'aggiunta dei gatti, i quali insieme alle scimmie, partecipavano a gran balli o andavano dal barbiere. Nel dipinto "Barbiere con scimmie e gatti", si vede sulla porta in procinto di entrare nel locale gestito da scimmie, un gatto con mantello rosso e cappello che sembra il ritratto del protagonista della favola "Il gatto con gli stivali" di Charles Perrault.  
I fratelli Teniers si sono ispirati a Perrault o è il contrario?  
Abbiamo anche un caso di plagio letterario, dato che Perrault copiò (eseguendo qualche piccola modifica) “Il gatto con gli stivali” dal napoletano Basile, il quale scrisse la favola per primo nel 1633. Può dunque Abraham aver sentito il racconto di Basile? Si, ma non si sarebbe potuto ispirare a lui per creare “Il barbiere con scimmie e gatti”, perchè nella sua versione lo scrittore napoletano non vestì in nessun modo il gatto protagonista. Dunque fu un inserimento fatto da Perrault, ma egli pubblicò la bellissima storia nel 1695, quando ormai Abraham Teniers era morto da 25 anni.  
A conti fatti Perrault non può che aver saputo delle Singeries alla corte del re Sole, Luigi XIV di Francia per cui lavorò e dove le opere fiamminghe erano molto conosciute.  
Il gusto in pittura delle Singeries non si estinse molto presto. Nel 1833 Alexandre Gabriel Decamps, pittore americano, riprese ancora il tema della scimmia pittrice creando come in passato divetimento, curiosità e anche riflessione sulla condizione umana.  
(FAGR 10-9-09) 
 
Teniers il Giovane "Scimmia che dipinge " 
 
Teniers il Giovane "Il Banchetto delle scimmie" 
 
Teniers il Giovane "Scimmie a scuola" 
 
Teniers il Giovane "Giocatori di carte"  
 
Teniers il Giovane "Sala dei fumatori"  
 
Scimmie soldato in un accampamento vicino alla città (Festa delle scimmie) 
 
Abraham Teniers "Barbiere con scimmie e gatti" 
 
Abraham Teniers "Part.Barbiere"   
 
Abraham Teniers "Sala da tabacco"  
 
Jean Baptiste Simeon Chardin "Scimmia antiquaria" 
 
Jean Baptiste Simeon Chardin "Scimmia pittrice" 
 
Alexandre Gabriel Decamps "Scimmia pittrice"