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SOFONISBA ANGUISSOLA 
 
Sofonisba Anguissola (1532-1625) risulta una delle prime donne pittrici d'Europa. Nata a Cremona da nobile famiglia piacentina, gli Anguissola, rappresentò la pittura rinascimentale italiana dal punto di vista femminile. Il primo ad accorgersi del suo talento fu il padre che inviò alcuni disegni della figlia a Michelangelo per farli giudicare. Le lodi del grande maestro fiorentino (citate anche da Giorgio Vasari nelle sue “Vite”), costituiscono l'inizio della sua carriera. Al Buonarroti piacque specialmente un suo disegno intitolato:”Fanciullo morso da un granchio” per l'attenta osservazione che lei diede all'espressione del dolore. Tale disegno diventerà talmente famoso a fine Cinquecento da ispirare perfino Caravaggio quando volle dipingere: “Ragazzo morso da ramarro”. L'incoraggiamento  avuto dal genio toscano non poteva che spingere Sofonisba a specializzarsi nel genere ritrattistico. Nel 1559 partì per la Spagna e qui la regina Isabella, moglie di Filippo III di Spagna, la volle come ritrattista ufficiale della famiglia reale. Morta la sua protettrice con la splendida dote avuta dal re di Spagna, si sposerà due volte e per entrambi i matrimoni il destino la porterà a vivere a Palermo, dove morirà in tarda età. Il lavoro pittorico di Sofonisba Anguissola, venne molto apprezzato dai contemporanei, ma anche dalle generazioni di artisti successivi e tra i suoi ammiratori vi è il grande pittore fiammingo Antoon van Dyck (1599-1641), succedutole nel posto di ritrattista alla corte spagnola che desiderò conoscerla personalmente e si recò a Palermo per omaggiarla.