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DOMENICO GHIRLANDAIO 
 
Domenico di Tommaso Bigordi, nato a Firenze nel 1449, fu chiamato il “Ghirlandaio” come il padre, Tommaso di Currado, il quale era un orafo di grande successo grazie alla capacità di creare ghirlande d'argento adatte ad abbellire le acconciature delle signore.  
Il suo primo maestro di disegno fu ovviamente il padre, dopo passò nella bottega di Alessio Baldovinetti, un pittore fiorentino molto stimato; si pensa che Domenico sia stato successivamente a studiare anche con il Verrocchio, il quale aveva aperto una delle scuole più attive di Firenze, dove passarono artisti quali Leonardo da Vinci e Sandro Botticelli.  
Con il Verrocchio, il Ghirlandaio è tra i più conosciuti maestri d'arte perché quando aprì una bottega ebbe allievi illustri, tra cui il tredicenne Michelangelo Buonarroti.  
Questo artista, a parte un breve periodo a Roma dove decorò la Cappella Sistina, lavorò quasi sempre nella sua città e nelle zone circostanti.  
La prima commissione importante di affreschi che gli venne affidata, fu quella della Cappella di Santa Fina nel Duomo di San Giminiano, ma la sua fama salì ai vertici quando di ritorno da Roma, la ricca borghesia lo riempì di richieste; verso il 1480 era infatti il ritrattista ufficiale dei nobili fiorentini e lavorò perfino per la potente famiglia Vespucci, alleata dei de'Medici.  
Molto celebri sono i suoi affreschi nelle cappelle Sassetti e Tornabuono.  
Domenico Ghirlandaio morì a Firenze nel 1494, si dice di febbri pestilenziali.