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IL RAGGISMO 
 
Nel 1909 Michel Larionov e la sua compagna Natalja Goncarova, fondarono il movimento del Raggismo che s’ispirò al Futurismo, all’Orfismo e al Cubismo. Il “Manifesto del movimento raggista” firmato da Larionov e da altri 13 artisti, apparve nel 1913 e affermava di voler promuovere forme ottenute dai raggi riflessi da vari oggetti.  
Larionov era sempre stato interessato ai movimenti d’avanguardia europei, ma non dimenticò mai d’essere russo. Come Natalja aveva studiato a fondo le arti popolari del proprio paese che si basavano sulla brillantezza degli smalti e le vivide tonalità delle icone, così essi mischiarono la loro cultura con le innovazioni delle avanguardie europee.  
I raggisti videro nel “raggio” il simbolo assoluto della luce amata dagli orfisti e della velocità, decantata dai futuristi, quindi usarono la lezione del Cubismo per elaborare attraverso le sue regole, nuove forme da portare all’arte.  
Questo movimento costituì un episodio molto significativo nella Russia vicina allo scoppio della rivoluzione del 1917, periodo in cui era molto arduo introdurvi novità artistiche di rilievo. Esso scatenò un vasto dibattito che coinvolse non solo i pittori, ma anche architetti, scrittori, poeti e registi cinematografici che incominciarono ad interessarsi della nuova arte moderna già viva da decenni in Europa.  
 
(FAGR 20-3-17)