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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
UNA GRAVE ESPULSIONE DALL'ACCADEMIA DEI CARRACCI 
 
Il pittore bolognese Franceschino Carracci (1595-1622), figlio di Giovanni Antonio Carracci, fratello dei famosi artisti Annibale e Agostino, si fece molto presto la fama di persona dal carattere litigioso. Frequentò la celebre “Accademia” di Bologna del cugino del padre, Ludovico Carracci e fu un  eccellente allievo finché non litigò con lui e venne cacciato dalla scuola. La fama di uomo scontroso iniziò il giorno in cui decise di far valere i suoi diritti su un quadro dello zio Agostino che pensava gli appartenesse; Ludovico invece lo voleva per sé e fu di parere contrario. Agostino era morto nel 1602 e come spesso accade nelle famiglie, nacquero scontri per l'eredità. Secondo le leggi di oggi Franceschino come nipote diretto di Agostino rappresentava un erede più legittimo del cugino Ludovico, ma a quei tempi la spuntava sempre il più potente e il grande maestro lo era (la fama di insegnate d'arte lo aveva reso tale nella sua città).  
Franceschino non digerì bene l'essere stato umiliato davanti ai concittadini con la cacciata dalla scuola perciò aprì una propria accademia dirimpetto a quella di Ludovico. La sua vendetta però non gli portò bene negli affari e dopo poco dovette trasferirsi a Roma in cerca di fortuna. I maligni affermarono che anche lì il brutto carattere e le sue modeste doti artistiche non gli attirarono importanti commissioni, ma forse la causa furono le voci che correvano su di lui a danneggiarlo. Egli morì a 27 anni per cui non fece in tempo a riprendersi bene dalle vicende bolognesi, tuttavia il fatto che venne seppellito con onore nella Chiesa Nuova di Roma, fa pensare che forse le sue doti non fossero così modeste come scrissero.  
 
(FAGR 22-06-2022)