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INDIVIDUA IL PERIODO STORICO DI UN QUADRO - PARTE 6 
 
In questa sesta lezione vedremo come il manierismo maturo di fine XVI secolo portò sostanziali cambiamenti nel modo di concepire la pittura; si incominciò infatti a mirare a superare quanto fatto dai grandi maestri del passato mischiando spettacolarità teatrali ad elementi naturalistici. I primi a introdurre innovazioni nel campo artistico furono i fratelli Agostino (1557-1602) e Annibale Carracci (1560-1609) con il cugino Ludovico Carracci (1555-1619), i quali insieme fondarono a Bologna dell'Accademia dei Desiderosi (detta in seguito degli Incamminati). Eccovi qui di sotto elencati gli elementi fondamentali assenti nel manierismo cinquecentesco e sempre presenti nello stile barocco secentesco.  
 
1) Il Naturalismo spontaneo  
Nel 1595 il cardinale Odoardo Farnese, chiamò a Roma il pittore bolognese Annibale Carracci (il più talentuoso dei Carracci) per farsi decorare con scene mitologiche il suo Camerino e la Galleria in Palazzo Farnese.  
 
Qui, i colori ricchi, la luce carica e un modo di esprimersi tutto nuovo, doneranno alle raffigurazioni un naturalismo spontaneo prima sconosciuto all'arte manierista. E' questo l'inizio del movimento artistico del barocco. Ispirandosi al “Bacco e Arianna” di Tiziano, Annibale creò al centro della volta della Galleria Farnese quello che è considerato il suo apice di creazione.  
 
 
(Trionfo di Bacco e Arianna del Carracci)
 
 
(Bacco e Arianna di Tiziano)
 
2) Ricerca della spettacolarità  
L'amore per il teatro iniziato a fine Cinquecento e esploso poi con forza nel Seicento, influenzerà moltissimo le arti. Annibale Carracci metterà in moto l'inizio dell'apparire di scene pittoriche spettacolari. La ricchezza compositiva, la spiccata vitalità pittorica e il principio illusionistico spaziale (già usato dal Correggio a Parma), regalano ai protagonisti dei suoi dipinti: "Trionfo di Bacco e Arianna" e “Paride e Mercurio” il senso teatrale che sarà tanto amato e d'esempio non solo agli artisti italiani secenteschi ma anche a quelli del mondo intero.  
 
(Paride e Mercurio)  
 
3) Immagini pittoriche molto più comunicative  
Attento studioso dell'arte di Raffaello, Annibale Carracci seppe rendere le immagini pittoriche ancora più semplici da comprendere per poter lodare meglio il suo commissionante. Per lo studiolo di Odoardo Farnese, dipinse “Ercole al bivio”, dove l'eroe greco deve scegliere tra il bene e il male rappresentato da due donne. Lui saprà portare la novità in pittura di raffigurazioni estremamente semplificate togliendo i complessi allegorismi prima di moda.  
 
 
(Ercole al Bivio)
 
 
(Ercole e Iole)
 
Nella Galleria di Palazzo Farnese, Ercole venne invece raffigurato nel suo idillio con Iole. Dal tamburello che lui ha in mano e dalla posizione in cui lei è seduta (con una gamba sull'eroe), si intuisce facilmente la vittoria dell'amore sull'imbattibile eroe greco rappresentante della forza guerriera. Anche ogni dipinto di questa Galleria come quelli del Camerino del cardinale, alludono sempre all'operato in nome del bene della famiglia Farnese.  
 
4) Carica di sensualità nelle figure mai raggiunta prima da nessun altro artista.  
Prima di recarsi a Roma (dove purtroppo morirà ancora giovane), nei suoi ultimi anni di lavoro attivo a Bologna, Annibale seppe attirare su di sé l'attenzione non soltanto per la sua abilità tecnica, ma anche per la carica di sensualità che sapeva trasmettere alle figure protagoniste dei suoi quadri, mai raggiunta prima da altri pittori. Alcune sue opere come la “Baccante” e “Venere e Adone” di carattere lascivo, lo resero famosissimo. Certo non furono mai esposte in pubblico per evitare di creare scandali, ma seguirono un giro di ammirazione privata che portò poi il pittore all'attenzione del cardinale Farnese. Anche a Roma egli seppe donare ai protagonisti delle sue scene pittoriche una grande sensualità, totalmente ispirata alla pittura veneta e assolutamente sconosciuta a quella del manierismo cinquecentesco fiorentino.  
 
 
(Venere e Adone)
 
 
(Baccante)
 
Riassumendo  
Nel Rinascimento maturo il desiderio di superare i maestri del passato portò in pittura le novità di Annibale Carracci che mischiò la lezione di Raffaello a quella veneta e a quella emiliana con grande successo. Dopo di lui le raffigurazioni pittoriche incominceranno a essere oltre che di più facile comprensione, sempre più di grande piacere visivo e con degli impianti del disegno spettacolari.  
 
Nella prossima lezione vedremo come lo stile classico nell'arte (ispirato alle storie mitologiche) iniziò ad avere critiche tanto aspre da far nascere per la prima volta nella storia dell'arte una corrente in contrapposizione a quella ufficiale: il Caravaggismo. L'anticlassicismo di Caravaggio muterà completamente le immagini pittoriche e come scoprirete presto, lo stile di questo grande maestro lombardo sarà molto diverso da quello dei pittori che lo precedetterlo, quindi inconfondibile.  
(FAGR 8-11-14)  
 
 
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