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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
FONTAINBLEAU: LA SCUOLA DEGLI ANONIMI 
 
E' risaputo che una scuola può divenire celebre solo se da essa escono giovani preparati talmente bene da eccellere in qualche disciplina, ma nella storia dell'arte esiste un'eccezione: la Scuola di Fontainbleau, il cui nome deriva dall'omonimo castello menzionato storicamente per la prima volta all'epoca del re francese Luigi VII.  
Quando si trova la dicitura sotto un dipinto con scritto “Scuola di Fontainbleau”, viene indicato un movimento artistico messo in atto dalla famosa scuola francese sviluppatosi nel Cinquecento con la stranezza di essere completamente disinteressata ai nomi degli artisti,  
di questo periodo infatti, sono rimaste le opere fatte dai diffusori del Manierismo italiano, ma quelle dei pittori del luogo, sono rimaste ignote.  
La “Scuola di Fontainbleau” fiorì sotto il regno di Francesco I, il quale affascinato dall'arte Classica sorta in Italia, la volle portare anche in Francia e forse fu proprio lui a preferire di pubblicizzare la scuola e non gli artisti. Quando questo re francese inziò a chiamare gli artisti italiani alla sua corte per decorare il Castello di Fontainbleau (tra cui vi furono Rosso Fiorentino, Primaticcio, Andrea del Sarto, Paris Bordone e Nicolò dell'Abate), si diffuse velocemente la corrente manierista anche in Francia e i pittori scelti come aiutanti, impararono a loro volta lo stile amato dal loro sovrano. Nacquerò così veri capolavori con la particolarità d'essere di autori anonimi come: "Eva prima Pandora", “Diana cacciatrice” e "Gabrielle d'Estrees con sua sorella".  
L'unico quadro a cui viene attribuito il nome di Jean Cousin il Vecchio (anche se con timidezza giacchè non firmato), è "Eva prima Pandora".  
In Italia nel Cinquecento spesso rimanevano senza firma le opere degli artisti commissionate da borghesi, ma mai quelle dei i ricchi signori, i quali le rendevano famose assieme agli autori.  
Fontainbleau rimarrà per sempre nella storia come la scuola reale pittorica che introdusse in Francia il gusto per il classicismo, le grandi decorazioni in affresco e in stucco, ma anche per il suo preferire l'anonimato dei suoi artisti.  
(FAGR 3-12-09) 
 
Eva prima Pandora  
 
Diana cacciatrice  
 
Gabrielle d'Estrees con sua sorella