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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
LE VIGNETTE SATIRICHE DI GILLRAY 
 
L'artista inglese Gillray James (1757 -1815), viene considerato ancora oggi il più influente caricaturista politico di tutti i tempi. I suoi lavori sono considerati di valore inestimabile e alle aste sono venduti a costi esorbitanti, al pari dei quadri antichi.  
Spirito libero e ribelle alle convenzioni tanto care ai suoi contemporanei, Gillray iniziò la sua carriera di caricaturista si pensa già in gioventù per mantenersi agli studi alla Royal Academy (dove fu ammesso per le sue eccellenti doti di disegnatore).  
Ispirandosi al grande William Hogart, primo a compiere opere artistiche satiriche di tipo sociale contro la Londra perbenista del suo tempo (vedi articolo:"La satira tagliente di Hogarth"), egli creò un altissimo numero di vignette che si calcolano raggiungano l'esorbitante numero di 1800; naturalmente le firmò con diversi falsi nomi per non incorrere nelle punizioni delle leggi vigenti poco tolleranti verso chi sapeva andare contro corrente, ma il suo stile fu sempre comunque facilmente riconoscibile da tutti.  
James non fu certo tenero con i politici del suo tempo, primi fra tutti re Giorgio III, suo figlio il principe di Galles e sua moglie la regina Carlotta (senza ovviamente trascurare Napoleone che da buon inglese, il suo spirito patriottico gli fece odiare a morte).  
Contro i suoi bersagli preferiti, ma anche contro tutto quanto in società puzzava di ipocrisia, il vignettista scagliò costantemente il suo grande talento. Senza posa ricercò il ridicolo e il paradossale da portare nei suoi disegni per spingere la gente alla riflessione morale, poi una volta messe le sue idee su dei fogli, li attaccava alla vetrina del locale dove lavorava per mostrarli a chiunque passasse per la strada.  
Questo artista stampatore e incisore, divenne presto famosissimo non solo a Londra dove visse, ma anche in tutta Europa con le sue acqueforti di satira politica e sociale pubblicate tra il 1792 e il 1810 di travolgente ironia, dedicate ai fatti più sconvolgenti di quei tempi.  
A parte il suo naturale antibonapartismo, nessuno poté e né potrà mai capire di che idee politiche fosse Gillray, visto che mai nulla e nessuno risparmiò dall'essere messo aspramente in discussione. Egli infatti buttò sempre tutto quanto alla berlina, perfino la gotta di cui si ammalò negli ultimi anni della sua vita e che lo fece tanto soffrire da portarlo fino alla follia.  
Chaplin inglese come lui, di certo per il suo film intitolato "Il dittatore" (specificamente nella scena in cui gioca con un mappamondo), s'ispirò alla sua opera di caricatura (visibile qui di sotto) in cui Napoleone per la Francia con il rappresentante inglese, tagliano un mappamondo come fosse un cosciotto di agnello.  
Lo stile di Gillray fece scuola non solo a "Charlot", ma a chiunque dopo di lui sia stato intenzionato a fare in qualsiasi modo della satira e oltre a questo, i suoi lavori sono oggi indispensabili anche agli studiosi di politica inglese.  
Tutto quanto portò alla luce questo caricaturista viene ritenuto attualmente fondamentale per capire ciò che i politici da lui presi in giro cercarono di nascondere a scapito della verità. Ci sono pochi storici del passato che danno la versione di un fatto nello stesso modo e molti invece che affermano ciascuno tesi diverse. Quale sia la verità storica non è mai stato facile da appurare in profondità per i postumi in specialmodo prima della nascita di Freud, al quale se non altro, si deve la scoperta dell' "io" con la conseguente pratica di costringere chiunque ad analizzarsi per non apparire troppo di parte. Ciò ha senza dubbio diminuito il numero delle verità, ma solo la satira sa darne una precisa senza ombre. Come esserne sicuri? Se non fa ridere è falsa.  
(FAGR 2-11-11)