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INDIVIDUA IL PERIODO STORICO DI UN QUADRO - PARTE 16 
 
Il Simbolismo fu un movimento culturale nato in Francia a fine Ottocento che si estese oltre che alle arti figurative anche alla letteratura e alla musica. La pittura simbolista volle esprimere le proprie idee attraverso simboli complessi e per questo fu da subito apprezzata solo da persone molto colte. Essa mirò a dipingere quanto seppure esistente, è però impossibile da vedere ad occhio nudo e riuscì nei suoi intenti trasfigurando completamente la realtà. 
 
Caratteristiche principali dell'arte dei simbolisti 
 
1)   Creazioni di immagini fortemente evocative 
 
Per catturare ciò che esiste nella realtà, ma non si vede, i pittori simbolisti ricorsero anche a figure strane e inquietanti pur di evocare il simbolo dell'emozione umana desiderata; il più originale di tutti nel trasfigurare la realtà fu Odilon Redon (1840-1916), un artista eccentrico la cui fantasia superò di gran misura quella degli altri. 
 
"Il ciclope" di Redon
 
La personalità più rappresentativa di questo movimento pittorico fu però Gustave Moreau (1826-1898). Egli evocò nei suoi quadri le emozioni più nascoste dell'animo umano adoperando misteriose allusioni, allegorismi inquietanti e ambigue perdizioni. 
 
"Desdemona" di Moreau
 
2)  Cromatismo di grande effetto visivo 
 
Per donare ai loro dipinti la capacità di suscitare una intensa emozione nell'osservatore, i simbolisti usarono una tecnica pittorica raffinata che puntava molto sui contrasti di colore. 
 
 
"Salomè danza davanti alla testa di Giovanni Battista" di Moreau
 
3)   Soggetti mitologici 
 
I simbolisti non rifiutarono la mitologia, anzi la usarono moltissimo, nonostante ciò spesso i loro lavori furono rifiutati dai Salon ufficiali perché ritenuti di un classicismo troppo contaminato dalle idee moderne. 
 
“Ulisse e Calipso” di Bockin
 
4) Visioni pittoriche dal gusto surreale 
 
Il Il gusto per il surreale già annunciato nel Preraffaellismo (vedi: Individua il periodo storico di un quadro - Parte 15), esplose completamente nel movimento Simbolista. 
 
"Speranza" di George Frederic Watts
 
5)  Grande importanza alla natura 
 
Gli anni 80 e 90 del XIX secolo videro l'affermazione delle tendenze simboliste in tutta Europa e il personaggio di primo piano in questo periodo è lo svizzero Arnold Bocklin (1827-1901), il quale più di altri seppe coniugare la pittura di paesaggio con i simboli degli stati d'animo. 
 
 
"Isola dei morti" di Bocklin 
Il suo quadro “Isola dei morti” raffigura una natura irreale e inquietante che vuole essere lo specchio di uno stato d'animo soggettivo.
 
6)  Linearismo sintetico 
 
Se l'arte preraffaellita anticipò il gusto per il surreale in alcuni quadri, il pittore svizzero simbolista Ferdinand Hodler (1853-1918) diede il via al gusto delle astrazioni decorative dell'Art Nouveau con il suo modo di dipingere figure attraverso linee sintetiche. E' questa una novità che fu poi molto apprezzata anche dai pittori moderni e dopo l'Art Nouveau, apparirono figure stilizzate nell'arte di molti altri artisti (ad esempio Van Gogh). 
 
"Anime deluse" di Hodler
 
Come si può notare nel quadro “Anime deluse” di Hodler, l'effetto dato dal linearismo sintetico è molto lontano dal gusto classico, per cui le opere di questo pittore non furono gradite nei Salon ufficiali che accettavano solo il simbolismo raffigurante nostalgie di un tempo passato. 
 
Riassumendo 
 
Il movimento simbolista rappresentò le proprie idee attraverso complicati simboli e forse anche per questo non ebbe una vita molto lunga. Gli artisti che vi aderirono sfiduciarono la Scienza e ritenendola   incapace di frugare nella profondità dell'animo, si proposero studiarlo raffigurando su tele quanto sentivano. Lo stile simbolista si riconosce anche senza sapere il significato dei simboli usati dai pittori per il senso di surreale che aleggia sempre nelle raffigurazioni e per il cromatismo di grande effetto dato dai contrasti di colori. Il pittore svizzero Hodler oltre a trasfigurare la realtà come facevano i suoi colleghi, stravolse anche il modo di disegnare dando vita al suo linearismo sintetico che ispirò la successiva Art Nouveau. 
 
(FAGR 16-12-17) 
 
 
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