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DUCCIO DI BUONINSEGNA 
 
Di Duccio, caposcuola della pittura senese fra il Duecento e il Trecento, si ignora la data di nascita, si sa solo che è documentata a Siena in località Camporegio, la presenza di un Boninsegna Lucensis, identificabile con il padre del pittore. La prima notizia su questo  artista proviene da un pagamento del 1278 per aver dipinto dodici cassoni del comune e da questa notizia, gli storici desumono sia nato intorno al 1255. Oscura è anche la sua formazione che sarebbe dovuta a Guido da Siena (seconda metà XIII sec.). Lo stile di Duccio mostra il superamento dei moduli e degli stilemi bizantini dominanti in Italia nel Duecento. Fu inflienzato da Cimabue (1240 — 1302), soprattutto nelle opere giovanili, e compì un’originale rilettura del Gotico. Il suo massimo capolavoro è la pala della Maestà eseguito fra il 1308 — e il 1311, Siena, Museo dell’Opera del Duomo. La morte dell’artista è databile 1318-9, da un documento in cui i sette figli di Duccio rinunciano all’eredità del padre. 
 
Curiosità 
Collezionava multe; i documenti storici che lo riguardano sono perlopiù  menzioni di multe. Ve ne è una che ammonta a 100 lire per motivi ignoti nel 1280; una di 10 soldi del 1299 per aver rifiutato di giurare agli ordini del Capitano del popolo; nel 1302 riceve una serie di multe per debiti, una consistente per non aver partecipato alla guerra di Maremma e infine un’altra per stregoneria.