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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
LO SFUMATO LEONARDESCO 
 
L’avvento in Italia della pittura ad olio non fu subito accettata da tutti gli artisti, anzi, in molti si rifiutarono di usarla (come ad esempio Sandro Botticelli). Leonardo da Vinci (1452-1519) invece, sempre propenso alle novità e noncurante dei fiaschi, vide subito delle potenzialità in questo nuovo modo di dipingere, così prese a miscelare i pigmenti nell’olio invece che nella solita mistura di acqua e uova (tempera trecentesca), trovandosi subito bene; non asciugando in fretta come la tempera all’uovo, l’olio gli permise di sfumare i colori con piccole pennellate date con calma (colore chiaro da una parte e scuro dall’altra) e di creare anche una delle più grandi innovazioni della tecnica pittorica, il famoso: “sfumato leonardesco”. Subito la sua maniera di dipingere ebbe successo e si divulgò a in ogni zona d’Italia diventando una delle principali lezioni da imparare per chiunque volesse divenire un pittore.  
(FAGR 15-6-16)